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NB: il tema riguarda anche le lezioni 9, 10, 11 e 20

Approfondimento - La guerra come strumento di unificazione

In generale possiamo osservare come l'avere uno scopo comune o, meglio, un nemico comune è un potentissimo fattore di unificazione, che permette di superare le divisioni. Nel corso della Storia lo si è visto molte volte. Il primo a farlo coscientemente è stato Napoleone, che per superare le divisioni all'interno del paese ha sfruttato la spinta delle difficoltà internazionali dovute al fatto che la Francia era in pericolo a causa delle guerre in cui era coinvolta.

 

In ogni caso nella vita lo si vede spetto. Anche lo sport ci offre degli esempi: con i compagni di squadra c'è unità e in generale (quando non ci sono problemi) ci sia aiuta durante le competizioni, anche se poi magari non si è amici (lo si vede bene nel calcio, nell'hockey, nel basket, ecc.).

 

Il nemico comune, specialmente se rappresenta un pericolo maggiore per tutti, permette di mettere da parte le differenze e le divergenze e di "cementare" il gruppo (vale anche per le dure prove, cui ad esempio sono sottoposte le reclute durante i duri addestramenti, ecc.). Questo spinge a mettere da parte le divergenze ed unisce il gruppo o addirittura la Nazione.

 

Storicamente lo si vede (sono solo alcuni esempi):

  • Durante la Rivoluzione francese: l'Assemblea nazionale dichiara la guerra nella speranza di rilanciare la Rivoluzione e di unificare un Paese ormai lacerato dalle divisioni.

  • Napoleone, che vuole cementare l'unità nazionale e sfrutta la guerra.

  • Durante la Seconda Guerra mondiale: l'alleanza tra capitalisti e comunisti, sia all'interno dei vari Paesi, che a livello internazionale (USA e URSS), in funzione antinazista.

Spesso poi infatti, superato il nemico comune, emergono le divisioni.

 

NB: lo si vede bene anche nelle rivoluzioni sociali. Ad esempio nella Rivoluzione francese, ma anche nei moti insurrezionali dell'Ottocento, dove inizialmente Borghesia e classi popolari sono unite contro i privilegi di nobili e monarchia, per poi dividersi una volta sconfitti questi nemici. Oppure, sempre nello stesso contesto, quando Monarchia e ceti privilegiati (Clero e Nobiltà) sono inizialmente rivali per il potere, salvo poi unirsi contro la Rivoluzione (contro la Borghesia e le classi popolari), per difendere i loro poteri. Oppure ancora nella Restaurazione, quando i principi e i regnanti di tutta Europa che fino a pochi anni prima si facevano la guerra per prendere il potere, si sono alleati per difendere l'ordine sociale costituito.