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Prima - Lezione 18 (Torna L18)    -    Terza - Lezione 21 (Torna L21)

Il documento Power Point, qui in Pdf (scarica), è un estratto di una presentazione fatta da G. Ghisla nel corso di un Master dell'USI e vuole presentare alcune riflessioni sul ruolo dell'utopia nella Storia. Viene ad aggiungersi come approfondimento alla lezione 18 in prima e alla lezione 21 in terza.

 

In prima lo scopo è di approfondire le riflessioni sul pensiero utopico, in particolare in ottica attuale. In terza invece si tratta di avere un complemento alle riflessioni conclusive (fine ciclo).

 

Per le prime e le terze:

  • Oggi si ha la tendenza ad analizzare i problemi nel dettaglio: manca quindi una visione di insieme (metaforicamente si dà troppa importanza al singolo albero, dimenticandosi del bosco).

    • Ad esempio nella medicina si cura una malattia o si prolunga la vita, ma senza interrogarsi troppo sulla qualità della vita, ecc.

    • Oppure si creano nuove armi, senza preoccuparsi delle conseguenze.

    • Si inquina, o meglio, si creano macchine molto utili e inquinanti, ma si perde di vista i problemi legati all'inquinamento (ricollegarsi alla medicina).

  • L'utopia in questo senso permette di dare spazio "al possibile", permettendoci di uscire dalla vita quotidiana, dalla routine, per sviluppare riflessioni su possibili cambiamenti/miglioramenti.

  • Infatti lo stress della vita odierna ci porta ad appiattirci sul presente, limitando la nostra capacità di riflettere.

Per le terze:

  • Oltre alla mancanza di visione di insieme (metafora dell'albero e del bosco), va considerato che oggi siamo forse influenzati dalle esperienze negative del passato: le grandi ideologie che miravano a cambiare la società (es. fascismo, nazismo, comunismo, ecc.) hanno portato a dei disastri, quindi l'uomo ha rinunciato ad avere un progetto di società.

    • Ha cioè rinunciato a ciò che Hegel chiamava un progetto di società (Hegel riteneva la "Storia" un progetto per l'umanità).

    • L'uomo ha quindi fatto come il bambino (o l'uomo preistorico) che toccando il fuoco si scotta e quindi rinuncia ad utilizzarlo, perdendo anche tutte le opportunità del fuoco (nella preistoria per millenni si aveva paura del fuoco e si è perso la possibilità di vivere molto più allungo, dato che si continuava a mangiare carne cruda, molto meno salutare).

  • L'uomo di oggi, grazie alla scienza, ha molte risposte. Quello che manca sono le domande, i grandi interrogativi. Questo è molto pericoloso, in quanto oggi possiamo influire sulla nostra vita come non mai (modificazioni genetiche, scegliere come sarà nostro figlio, ecc.). Bisogna invece chiedersi se tutto questo è positivo o no....

  • Questo è molto pericoloso e merita una certa riflessione (es. rapporto lunghezza vita/qualitá della vita).

Oss: si tratta di spunti di riflessione, da approfondire insieme o individualmente.

 

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