I film (visti o che vedremo a seconda delle
possibilità di calendario) offrono la possibilità di riflettere
soprattutto su un aspetto particolare: la scarsa considerazione che
autorità politiche e militari avevano dei loro soldati. Il film "Uomini
contro" tratta del fronte italiano, mentre il film "Una lunga domenica di
passioni" del fronte francese.
Compito: scrivere un
commento al film "Una lunga domenica di passioni", evidenziando il modo
con cui erano trattati i soldati francesi, cercando di paragonare la loro
situazione a quella sul fronte italiano (aiutarsi con le spiegazioni che
seguono). Esprimere poi considerazioni libere sulla guerra e sulle
tematiche del film. Individuare tematiche di discussione (svolgere il
tutto durante la visione del film).
Vi è una sostanziale differenza: in
entrambi i casi la disciplina è dura e, come detto, vi è scarsa
considerazione dei soldati, spesso considerati come carne da macello (vedi
anche il
documento di Raito sul fronte italiano). Però se in Italia, all'epoca
ancora monarchia, il disprezzo per i soldati era fortissimo, in Francia i
soldati erano pur sempre considerati cittadini a tutti gli effetti ed
avevano quindi qualche diritto in più: infatti i condannati a morte
francesi hanno la possibilità di ricorrere e di chiedere la grazia al
presidente della Repubblica (che nel caso del film viene pure concessa,
anche se a causa della disumanità di un comandante i soldati sono
ugualmente fatti morire), in Italia nell'esercito (i cui ufficiali erano
composti da Nobili, mentre i soldati da contadini e poveri) i soldati
erano disprezzati e completamente in balia dell'arbitrio dei loro
superiori, che non esitavano a ricorrere a punizioni manifestamente
ingiuste come la decimazione.
La spiegazione di questa
situazione in Italia va proprio ricercata nella differenza sociale:
i Nobili disprezzano i non nobili, siccome gli ufficiali sono Nobili e i
soldati no, ecco che i soldati sono considerati come carne da macello. In
Francia, invece, una repubblica, tutti i cittadini sono (almeno
formalmente) uguali e godono di pari diritti (anche se poi il trattamento
riservato ai soldati, per ovvi motivi, era pur sempre estremamente duro e
disumano.
In questo senso l'Italia risolverà il
problema solamente dopo la Seconda Guerra mondiale, con il passaggio da
Monarchia a Repubblica.
Schematicamente:
ITALIA |
FRANCIA |
Monarchia |
Repubblica |
TRATTAMENTO DEI SOLDATI
In
ogni caso molto duro, ma: |
I soldati sono senza diritti |
I soldati hanno diritto ad un
processo |
La condanna è arbitraria
Sono puniti anche senza colpa
(Vedi decimazione)
|
La condanna è personale
C'è un processo e c'è la
possibilità di ricorso
è inoltre possibile richiedere la
grazia
(che viene concessa, anche se poi
non funziona) |
Nell'esercito e nella società
italiana vi è una differenziazione:
-Gli ufficiali sono nobili
-Gli ufficiali subalterni della
borghesia
-I soldati sono contadini e
poveri
Quindi gli ufficiali disprezzano
i soldati, considerati come carne da macello, utili sono alla
realizzazione dei fini della monarchia (anche se gli ufficiali
subalterni spesso hanno idee più moderne). |
In Francia i soldati sono tutti
cittadini, quindi hanno gli stessi diritti. |
NON vi è uno STATO DI DIRITTO |
STATO DI DIRITTO |
Su Uomini contro si tenga anche conto della
situazione in Italia:
Alleata con Germania e Austria, si dichiara
neutrale (non belligeranza).
Poi si sviluppa il dibattito tra:
-Intreventisti
-Contrari (pochi, i socialisti)
L'Italia infine entra in Guerra, ma contro
l'Austria, per questioni territoriali. |