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Seconda - Lezione 17 - Film:         Torna alla lezione 17

Il nemico alle porte

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Il film, di cui vediamo (o abbiamo visto a seconda delle necessità di calendario), riguarda la battaglia di Stalingrado (estate 1942-Febbraio 1943), che costituisce sicuramente la svolta della SGM sul fronte dell'Europa orientale e forse della Guerra nel suo insieme.

 

Da notare, come visto anche durante la Prima Guerra mondiale, che il trattamento riservato ai soldati è molto duro: nel film sono costretti ad attaccare il nemico anche senza speranza di vittoria e se si ritirano sono mitragliati dai loro stessi compagni. Inoltre nel film si vede bene la tattica dei sovietici, che hanno vinto la guerra grazie al loro grande numero di soldati: infatti l'URSS è il paese con il numero più alto di vittime. Per rendere quest'idea nel film i soldati ricevono un fucile ogni due uomini e devono correre assieme: il primo corre e spara, quando viene colpito e muore, il secondo prende il fucile e spara.....

 

A differenza* di quanto visto sul fronte italiano nella Prima Guerra mondiale, dove i soldati erano considerati come uomini di seconda categoria (anzi come carne da macello) dai loro ufficiali (Nobili), nel regime comunista dell'URSS tutti erano considerati uguali: ecco allora che i soldati sono chiamati compagni e lodati come eroi per il loro sacrificio (e non considerati come carne da macello di nessun valore): però, anche se questa non è una differenza da poco, ai soldati sono richiesti gli stessi sacrifici... Naturalmente pur riconoscendo un aspetto idealistico in tutto questo, non va dimenticato che in gran parte si trattava di propaganda, atta a garantirsi la fedeltà dei soldati (molti dei quali però sentivano di combattere per la propria terra, che era stata conquistata dai nazisti, che avevano perpetrato diverse atrocità contro la popolazione russa, che i russi volevano appunto vendicare).

* Paradossale notare che sulla base di principi opposti si arrivi allo stesso risultato (il massacro dei soldati).

 

Ecco forse la grande differenza tra la dittatura comunista e le altre dittature: una differenza importante, che però non diminuisce gli aspetti negativi della dittatura e del regime totalitario sovietico (ad aggravare il quale vanno aggiunte le deportazioni e le persecuzioni varie, i gulag, ecc.).

 

Riflessioni generali:

Possiamo anche osservare l'aspetto della propaganda, sia da parte dei sovietici, che da parte dei nazisti, che cercano di convincere i soldati russi a ribellarsi contro Stalin, a loro dire il vero nemico del popolo russo (salvo poi considerare i russi come sottouomini da ridurre in schiavitù). Inoltre possiamo fare un parallelismo tra le 3 situazioni che abbiamo approfondito con dei filmati:

  1. Uomini contro: situazione al fronte italiano durante la Prima Guerra mondiale. I soldati sono considerati carne da macello e non hanno diritti (vi sono punizioni come la decimazione, dove venivano uccisi casualmente e senza colpa specifica, ma anche senza processo).

  2. Un lunga domenica di passioni: fronte francese durante la Prima Guerra mondiale. Qui i soldati hanno dei diritti poiché sono cittadini di uno Stato di diritto, ma sono ugualmente trattati molto male e i loro diritti spesso non si concretizzano (nel film la grazia presidenziale viene concessa, ma sono fatti morire ugualmente).

  3. La situazione al fronte russo durante la Seconda Guerra mondiale, dove i soldati russi pur essendo chiamati compagni ed eroi, vengono rinchiusi nei vagoni con il lucchetto e poi mandati al massacro e uccisi a colpi di mitra dai loro stessi compagni quando si ritirano.

La riflessione di base dovrebbe portarci a capire come la guerra sia un male in sé, da evitare in quanto porta alla disumanizzazione della persona umana, cui non è più attribuito nessun valore.

 

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