Gli accordi bilaterali
In classe abbiamo più volte discusso della
problematica dell'applicazione degli accordi bilaterali tra la Svizzera e
l'Unione europea, in particolare per quanto riguarda la libera circolazione
delle persone.
Storicamente siamo giunti agli accordi
bilaterali dopo che il popolo e i cantoni svizzeri hanno respinto, il 6 dicembre
1992, l'adesione allo Spazio Economico Europeo (SEE), una sorta di grande spazio
economico, dove ci sarebbe pure stata la libera circolazione delle persone (era
un accordo tra la CEE -UE- e l'AELS, l'Associazione europea di libero scambio,
di cui la Svizzera fa parte). Lo SEE avrebbe potuto costituire una sorta di
anticamera per l'adesione all'UE, ma anche essere una soluzione duratura. A quel
punto il Consiglio federale ha avviato delle trattative per giungere a degli
accordi bilaterali con l'UE, che il popolo ha poi accettato in un referendum.
Ecco le votazioni in questione:
In generale le votazioni sono consultabili
da qui
(www.amin.ch).
Politicamente la prima votazione è stata
molto delicata, in quanto la Svizzera si è spaccata in due, con Svizzera tedesca
e Ticino contrari e Svizzera romanda fortemente europeista.
Le conseguenze per lo sport sono notevoli,
in quanto:
-
Viene sancito il diritto per i lavoratori
di esercitare la loro professione in qualsiasi paese (UE, SEE e Svizzera).
Questo vale anche per gli sportivi.
-
Gli svizzeri potranno quindi lavorare
all'estero, senza limitazione per quanto riguarda gli stranieri nei vari
campionati.
-
Però anche le limitazioni sul numero di
stranieri in Svizzera vengono a cadere, poiché contrari al diritto comunitario e
all'accordo.
Abbiamo visto alcuni esempi, con il calcio
che progressivamente introdurrà una liberalizzazione, mentre l'hockey vuole
mantenere un limita basato su una sorta di gentlement agreement tra i club
(infatti se un club -si è fatto l'esempio del Basilea, che vuole evitare la
retrocessione- dovesse contestarlo, o al limite anche un singolo giocatore
straniero, è probabile che un tribunale gli dia ragione).
Ma i problemi che più devono preoccuparci
sono:
-
Lo spazio per i giocatori svizzeri
nell'elite dei vari sport si riduce (già così nel calcio c'è posto solo per 60
giocatori titolari in seria A).
-
I notevoli investimenti per il settore
giovanile, ad esempio nel calcio (dove si sono vinti campionati europei),
potrebbero venire rimessi in discussione. Molti club potrebbero ritenere più
comodo prendere giocatori formati all'estero....
Quindi i problemi e le incognite sono
notevoli....sarebbe in ogni caso peccato se club e federazioni non continuassero
nella politica di sviluppo dei settori giovanili.
Per curiosità metto pure il
risultato dell'iniziativa delle Alpi, che non ha nulla a che vedere con la
Storia dello sport, ma della quale abbiamo parlato (visto il parallelismo al
contrario con il controprogetto Avanti, respinto l'8 febbraio 2004):
Complessivo e
Cantoni.
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allo sport -
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