SPSE-Storia ed etica dello sport

Tra Europa e USA ci sono molte differenze nella maniera di intendere lo sport. In parte queste hanno origine all'epoca della Rivoluzione industriale, quando lo sport moderno è nato. In effetti in Europa si era sviluppata la tesi secondo la quale il professionismo nello sport era una degenerazione dello spirito sportivo, che avrebbe dovuto rimanere puramente amatoriale e che era fortemente idealizzato (del resto De Coubertin darà del rifiuto del professionismo uno dei capisaldi dei Giochi olimpici). Storicamente questa tesi era sostenuta soprattutto dalla Nobiltà, che si distanziava dallo sport del popolo, che ha subito abbracciato l'idea del professionismo (considerata dalla società tradizionalista come una degenerazione ed una deviazione dai valori sportivi -del resto i nobili avevano in certi Stati il divieto assoluto di lavorare-). Negli USA queste strutture della società tradizionale, che nell'Europa dell'Ottocento ed in parte del primo Novecento erano ancora presenti, non ci sono mai state (Nobiltà, ecc.). Quindi lì lo sport (e non solo, ad esempio anche l'agricoltura, l'industria, ecc.) ha potuto svilupparsi liberamente.

Stefano Pivato, nel suo libro "L'era dello sport" spiega queste differenze in modo approfondito; ecco un passaggio significativo:

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Alcune considerazioni schematiche

Lo sport inizialmente in Europa è praticato dalla Nobiltà, che non lavora (disprezza il lavoro) e quindi non può concepire lo sport come un lavoro (sport amatoriale, spirito olimpico, ecc.)
Questo permetterà allo sport, specialmente in Europa, di mantenere e sviluppare valori propri, mentre negli USA (e non solo) l'importanza dei soldi e del successo ad ogni costo tende a prevalere sui valori sportivi.
Del resto è la società che tende ad esasperare l'aspetto competitivo e la ricerca del successo ad ogni costo, contribuendo non poco alla perdita di valori (anche in ambito sportivo).
La diffusione dei soldi è importante: ma ci si può chiedere se è positivo per lo sport in generale che pochi sportivi guadagnino cifre astronomiche: creano modelli artificiale, irraggiungibili per le masse (ma cui tutti vogliono mirare) e spesso sono anche modelli negativi.

Film Jerry Maguire

Per la discussione può essere interessante la visione del film Jerry Maguire (1996). Gli aspetti interessanti sono:

Il rapporto tra sport e business: lo sport tende ad essere un affare (business) e uno spettacolo.
Lo sport e i rapporti umani.
Le differenze tra la concezione dello sport in Europa e negli USA (e più in generale nella società).

In modo più specifico al film possiamo riflettere su quanto segue:

Sul ruolo dei procuratori e sulla loro mentalità: in positivo (aiutare lo sportivo) e in negativo (pensare solo al profitto personale, a scapito della salute, ecc.).
I valori dello sport (valori e caratteri propri dello sport) e il denaro (business, pubblicità, sponsor, ecc.).

Altre considerazioni:

Le leghe chiuse in America: mentre in Europa sono aperte ed è il risultato sportivo a stabilire promozioni e retrocessioni, in un sistema lineare che va dalla lega inferiore sino alla massima categoria di gioco. Anche in Europa in alcuni sport si pensa alla creazione di leghe chiuse (a livello nazionale, ma anche internazionale).
Il sistema Americano, nel quale lo sport universitario ha un ruolo importante. Questo ha aspetti positivi, ma anche negativi (sino ai casi limite di sportivi che passano il liceo o anche oltre, rimanendo magari analfabeti). In generale lo sport permette a persone dei ceti poveri, ma dotati sportivamente, di accedere a studi superiori, che con il sistema scolastico e sociale americano non sarebbero alla loro portata (in sé può anche essere considerato positivo, ma è anche e soprattutto un limite della società americana).
La diversa percezione del doping negli USA.

In generale possiamo dire che l'idea di promozioni e retrocessioni sportive è radicata nella mentalità europea e fa parte dei valori dello sport, mentre negli USA (e da lì si sta diffondendo) prevale una concezione affaristica, dove lo sport è visto più come uno spettacolo...

Dobbiamo considerare che le differenze di mentalità tra USA e Europa sono notevoli, non solo in ambito sportivo:

Negli USA la libertà individuale prevale sugli interessi collettivi.
In Europa invece si è capito che la libertà è importante, ma che deve essere alla portata di tutti e che tutti debbano poter effettivamente beneficiare dei diritti e delle libertà individuali. Inoltre in Europa si riconosce l'importanza di aiutare i più deboli, garantendo a tutti delle condizioni di soppravvivenza decorose.

NB: infatti abbiamo visto nel corso di Storia come la socialità in Europa sia molto più evoluta (ad esempio assicurazione malattie per tutti, ecc.). Lo Stato sociale europeo infatti è diverso da quello americano, ma non cade nel comunismo, il quale non solo garantisce a tutti il minimo vitale, impedendo però di sviluppare libertà e soprattutto ricchezza (in Europa si vogliono garantire a tutti delle condizioni di vita accettabile, ma senza impedire a chi ne ha la possibilità di arricchirsi).

In ambito sportivo la visione americana dà quindi più importanza agli aspetti economici, mentre in Europa i valori e le tradizioni sportive hanno un peso maggiore. Il modello americano per contro favorisce gli investimenti, poiché dà più sicurezza (chi investirebbe soldi per costruire una pista di ghiaccio, rischiando di retrocedere l'anno dopo?). Però finisce per snaturare lo sport.

Purtroppo il modello americano (vedi globalizzazione), essendo il più efficace, si sta diffondendo in tutto il mondo, e anche in questo senso lo sport europeo tende a copiare: dal punto di vista sportivo questo non piace agli europei, ma dal punto di vista manageriale e finanziario-affaristico è (o sembra essere) più efficace.

NB: questo vale anche in Svizzera, con il calcio (riduzione a 10 squadre), e soprattutto con l'Hockey dove si parla di lega chiusa (e di fatto la LNB è già chiusa, poiché solo chi adempie a certi criteri finanziari può essere promosso: lo stesso dalla LNB alla LNA).

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