Lo sport ha una grande importanza nella
nostra società, per cui non ci limiteremo a cercare di definire un'etica
dello sport, vale a dire a sviluppare
una riflessione globale e specifica attorno a principi, ideali, valori e regole
dello sport, ma analizzeremo anche il
ruolo sociale dello sport
e approfondiremo la problematica della
politica dello sport.
Introduzione: l'etica
In generale l'etica può essere definita
come l'insieme dei principi e delle norme che regolano la condotta umana, e
naturalmente lo studio di questi principi (si parla anche di filosofia morale).
Un sistema etico vuole quindi fornire una spiegazione globale, in base alla
quale:
-Sono definite delle regole morali (la
morale).
-Queste regole sono spiegate e fondate su
principi ben definiti.
Inoltre:
L'etica (dal greco ethos, "carattere",
"costume", "abito") cerca di rispondere a domande come: "Quando un'azione è giusta?",
"Quando un'azione è sbagliata?" e "Qual è il principio che decide del bene e del
male?".
Da quando gli esseri umani vivono insieme
in gruppi, la legittimazione morale del comportamento è divenuta necessaria per
la sopravvivenza di ogni comunità. Sebbene i sistemi di valori venissero via via
formalizzati in modelli
sistematici di condotta, i principi
dell'etica ebbero origine, talvolta irrazionalmente, da fonti eterogenee:
determinanti furono sia azioni fortuite che, una volta divenute di uso comune,
si consolidarono dando origine a tradizioni e costumi, sia le leggi imposte dai
governanti per evitare i conflitti fra i loro sudditi.*
* Da Microsoft® Encarta® Enciclopedia Plus
2002.
Lo studio dell'etica nasce quindi sin
dall'antichità (in particolare con i greci e Socrate -470-399 a.C.-. Nel corso
della storia si sono quindi sviluppati diversi
sistemi etici,
tendenti a dare una
spiegazione globale valorizzante
maggiormente alcuni ideali e principi piuttosto che altri.
NB: vanno tenute in considerazione alcune
distinzioni. Ad esempio:
-
Morale:
insieme di norme che regolano la condotta umana.
-
Etica:
ricerca dei principi che giustificano le regole morali. In genere la ricerca
tende ad una spiegazione sistematica complessiva.
-
Sentimento morale (o senso
morale):
la sensazione che ognuno di noi ha e che ci permette di riconoscere le
ingiustizie (prima ancora del ragionamento).
-
Moralità:
il comportamento effettivo di una
persona e il rapporto tra questo comportamento e le "regole" o norme morali che
egli stesso riconosce.
Vedi schema ricapitolativo ed
esempio
Osservazione - Tabella riassuntiva
Etica-Politica:
Individuale |
Collettivo |
Morale
Regole, più o meno condivise all'interno di un gruppo di persone (e/o
personali) |
Leggi
Regole comuni, da rispettate da parte di tutti, con sanzioni in caso
contrario, ecc. |
Etica
Ricerca delle regole più giuste (migliori) e
giustificazione delle regole |
Politica
Ricerca della miglior forma di governo e delle leggi migliori e più giuste
per tutti. |
Etica dei principi (o delle convinzioni)
ed etica delle responsabilità
Oggi si distingue spesso tra un'etica che
tende a valutare i principi, gli ideali e i valori come fondamento delle norme
comportamentali, ed una che invece tende a dare maggior peso alle conseguenze
nel giustificare i comportamenti:
-
Etica dei principi:
esige il rispetto assoluto dei valori fondamentali. Una cosa sbagliata lo
è sempre: ad esempio in una concezione rigorosa dell'etica dei principi non è
ammesso l'uso delle così dette "bugie a fin di bene", ecc.
-
Etica delle responsabilità:
pur riconoscendo l'esistenza di ideali che vanno perseguiti, si dà molta più
importanza alle conseguenze del comportamento da assumere (i comportamenti vanno
generalizzati).
Un esempio interessante da prendere in
esame per capire la differenze è il comportamento da adottare in caso di
sequestro di persona: pagare il riscatto o lasciar uccidere il sequestrato?
I fattori sono molti:
-Umani: si pensi alla vittima, ai
famigliare, ecc.
-Sicurezza sociale: il cedere al ricatto
potrebbe indurre altri malviventi al sequestro.
Sulla base dell'etica dei principi in
genere si giungerebbe alla decisione di pagare il riscatto perché si ha l'obbligo
morale di fare tutto quanto è nelle
nostre possibilità per salvare una vita umana.*
L'etica delle responsabilità invece
porterebbe generalmente ad un comportamento opposto: pagare il riscatto
significa cedere al crimine e rischiare un aumento esponenziale del numero di
sequestri, quindi si provocherebbe la morte di più persone.
* È vero che pagare un criminale potrebbe
anche essere contrari ai principi di giustizia e quindi si potrebbe arrivare
alla conclusione opposta, ma poi la regola citata (che ci obbliga a cercare di
salvare una vita umana con ogni mezzo) sarebbe prevalente.
I differenti modelli etici
Esistono diversi sistemi etici, che
possiamo a seconda dei casi classificare come "etiche dei principi (o delle
convinzioni)" -ad esempio l'etica cattolica, ma anche diverse concezioni etiche
che accompagnano le teorie politiche- oppure come "etiche delle responsabilità"
-ad esempio, in genere le etiche utilitaristiche, contrattualistiche, liberali,
ecc.-. Comunque in generale ogni sistema politico ha fondato le sue teorie e
spesso il suo agire sulla base di un sistema etico: persino il nazismo ed il
fascismo avevano sviluppato delle teorie miranti a giustificare la loro azione
(anche Hitler per l'olocausto).
L'utilitarismo e il neoutilitarismo
La teoria utilitarista sosteneva che
bisognava guardare esclusivamente l'utilità (la ricerca del maggior vantaggio
per chi compie un'azione) per definire le regole comportamentali. Questo ha
portato a diversi abusi e conseguenze impreviste, poiché in alcuni casi si
andavano a violare dei principi di giustizia evidenti al sentimento della
maggioranza.
Oggi si parla di neoutilitarismo (vedi
Richard Hare): una buona scelta deve portare all'utile (maggior vantaggio), ma
non esclusivamente per il singolo, ma per la maggioranza.
Non si potrà più dire come poteva capitare
con l'utilitarismo tradizionale che una persona anziana debba essere eliminata
appena diventa un peso, perché tutti rischiamo di fare quella triste fine.
Il contrattualismo e il neocontrattualismo
Quando abbiamo studiato l'illuminismo
abbiamo visto l'origine delle teorie contrattualiste, in base alle quali le
leggi e le norme servono a regolare la convivenza civile e sono legittimate da
una sorta di accordo tacito tra i membri di una comunità (della società civile).
John Rawls partendo dall'idea che tutti sono uguali e che nessuno sa come nasce
o come si svilupperà la sua vita, ha sviluppato il neocontrattualismo,
sostenendo che tutti vorremmo:
-La massima uguale libertà per tutti.
-Una sicurezza sociale in grado di
compensare eventuali differenze (malattia, ecc.).
Il secondo aspetto lo ha chiamato
principio delle differenze. È noto anche come principio delle "pari
opportunità".
L'etica liberale
Il principio della libertà e dei diritti
individuali ha in ogni caso acquisito un'importanza fondamentale. Bisogna però:
-
Universalizzare le scelte.*
-
Ragionare in termini di strategia,
vantaggi e giustizia anche in maniera egoistica, ma generalizzabile.
-
Non limitarsi a considerare i principi,
gli ideali, ma analizzare anche le responsabilità e le conseguenze.
* Una norma può essere valida solamente se
va bene a me e se potrebbe andare bene a chiunque (quindi anche agli altri).
Vedi anche il principio della pari opportunità.
Esempio sportivo
- due squadre di calcio che si equivalgono giocano una partita importante (che
decide il vincitore del campionato) ed è quasi sicuro che la squadra A vincerà
la partita, perché dispone di un attaccante fortissimo, in grado di fare la
differenza. Il difensore della squadra B subito all'inizio della partita rompe
le gambe all'attaccante in questione e la sua squadra vince la partita.
Guardando all'utile e al maggior vantaggio
la squadra B ha avuto un ammonizione subito all'inizio ma ha vinto la partita,
quindi il difensore avrebbe fatto bene. Il problema va però analizzato
generalizzando il comportamento avuto dal difensore, si giunge ad una
valutazione diversa anche
senza considerare il principio
per cui far male ad una persona per vincere una partita è sbagliato.
Infatti se tutte le squadre più deboli o se tutti i difensori in difficoltà con
un attaccante più forte si comportassero in questa maniera, probabilmente la
squadra B avrebbe ugualmente battuto la squadra A, ma non avrebbe vinto il
campionato, perché avrebbe perso altre partite (quindi un comportamento simile
non è ammissibile e poiché non procura un vantaggio generalizzabile).
Quindi l'etica liberale è adottata come
modello, ma naturalmente a condizione di tenere in considerazione alcuni
principi (accorgimenti): io devo essere libero di agire come voglio, ma devo
farlo responsabilmente, con cognizione di causa (proprio perché siamo liberi è
importante che siamo coscienti delle nostre responsabilità) e soprattutto
tenendo conto del fatto che anche gli altri devono poter usufruire delle nostre
stesse libertà (ad esempio il principio del "non fare agli altri ciò che non
vuoi che venga fatto a te"), in modo che la
convivenza civile
sia possibile.
Conclusione: etica e sport
In generale l'etica dei principi dovrebbe
sempre mantenere un ruolo guida importante, stabilendo dei valori e degli ideali
cui tendere, ma siccome il mondo non sempre funziona nel migliore dei modi, è
bene considerare anche le conseguenze nel decidere il nostro comportamento (nel
cercare quindi di stabilire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato). Non bisogna
neppure dimenticarsi che:
-
Nessuno è titolare della verità assoluta:
quindi vanno rispettate le opinioni degli altri e le consuetudini delle civiltà
diverse dalla nostra.
-
Non sempre è facile stabilire ciò che è
giusto e ciò che è sbagliato, ma è sempre importante provarci ed essere in buona
fede.
L'etica dovrebbe quindi avere un ruolo
guida nella società e anche a livello politico, dove vengono cioè stabilite le
leggi, che altro non sono che le regole di convivenza civile. Non vanno quindi
solo considerati gli aspetti economici, ma anche quelli sociali, ambientali, di
giustizia, ecc.
Per quanto concerne lo sport è quindi
importante chiedersi quali valori ed ideali
dovrebbero
animarlo e su quali principi fondarne le regole. Non è
semplice e come vedremo anche qui ci saranno dei valori e degli ideali da tenere
in considerazione, ma anche delle
responsabilità e delle
conseguenze. Senza dimenticare che la competizione sportiva, proprio
perché una competizione, ha regole proprie (ad esempio è giusto il rispetto
dell'avversario, ma non si può aiutarlo a vincere, visto che bisogna spesso fare
di tutto proprio per sconfiggerlo).
|