SPSE- Opzione: Storia ed etica dello sport (sito archiviato e non più aggiornato)

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Storia dello sport - La violenza e la codificazione dello sport

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Libri: Dallo scudetto ad Auschwitz  -  La partita dell'addio

 

Abbiamo visto che le origini dello sport sono da ricercare nella necessità di prepararsi ad attività di caccia o di guerra. In particolare si insegnava ai bambini a lanciare una lancia in maniera precisa con dei giochi (colpire un bersaglio, con dei punteggi, ecc.). Questo era di stimolo e poi si è giunti a vere e proprie competizioni, anche per adulti. Infatti non era possibile mandare un bambino a caccia: se sbagli a scagliare una lancia contro un animale feroce, poi l'animale ti uccide... Lo sport era di conseguenza più violento (vedi sotto), anche perché quanto si apprendeva serviva nella vita reale e perché la società era più violenta (al limite se chi perdeva si faceva male era positivo, poiché bisognava insegnare che un errore poteva avere conseguenze mortali, come nell'esempio di sopra, di fronte ad un animale feroce). Oggi invece è diverso: quanto si fa durante un incontro di boxe o l'impegno fisico in una partita di hockey o di rugby non viene messo in pratica nella vita reale (o non dovrebbe esserlo normalmente), ma serve esclusivamente (a parte le implicazioni sul carattere, ecc. *) nella pratica sportiva.

* Con questo non intendo dire che lo sport non fornisce insegnamenti utili alla vita, ma semplicemente che il pugile non va a prendere a pugni altre persone o a combattere con animali feroci...

 

Lo sport moderno, come abbiamo visto, è nato nel periodo della Rivoluzione industriale, durante il quale non si sono modificati soltanto i metodi produttivi (grazie all'industrializzazione si è usciti dallo "stato del bisogno" per arrivare alla "società del benessere", ma anche i rapporti sociali. In quel periodo c'è però stata anche la rivoluzione culturale dell'Illuminismo e la Rivoluzione francese. La società è quindi uscita radicalmente modificata nel periodo 1750-1850 e anche lo sport ha avuto un'evoluzione molto importante e ha subito delle modifiche.

Nel libro "L'era dello sport" Stefano Pivato sostiene che lo sport antico era radicalmente diverso da quello moderno per diverse ragioni (lui non usa il termine "sport" per indicare lo sport antico, ma parla solo di "gioco"). In primo luogo l'assenza di regole precise, ma anche il maggior grado di violenza (una violenza che invece nello sport moderno è fortemente codificata). Personalmente ritengo che sia eccessivo non voler parlare di sport nei secoli precedenti (senza contare che nell'antichità lo sport aveva delle regole, sebbene meno precise di quelle odierne e dei calendari, anche se lo sport era legato alla religione). È però corretto sostenere che nell'Età delle "Rivoluzioni atlantiche" (come alcuni storici chiamano il periodo 1750-1850), anche nello sport ci sia stata una sorta di "Rivoluzione sportiva".

Nel testo tratto dal libro citato si nota come:

Vedi testo (228 Kb-pdf)

  • Il grado di violenza nello sport era molto alto. Va però considerato che anche la società dell'epoca era estremamente violenta. Si pensi alle punizioni corporali (sia in famiglia che come pena giudiziaria), alle torture come pratica per ottenere confessioni, ecc. Da notare che nello stesso periodo in cui la violenza viene tolta dallo sport, è pure eliminata dalla società (illuminismo, ecc.), ad esempio nell'amministrazione della giustizia.

  • Lo sport viene finalmente codificato. Ci sono regole, regolamenti, luoghi precisi e con dimensioni definite per la disputa degli incontri, calendari, ecc. Va però detto che lo sport non fa altro che seguire l'evoluzione della società: in precedenza persino le leggi non erano ben definite e i sovrani (dal dispotismo illuminato a Napoleone) si sono preoccupati proprio in quel periodo di creare i primi codici, che presentavano in maniera ordinata e sistematizzata tutte le leggi del paese. Oppure si pensi all'unificazione dei pesi e delle misure, o delle monete, ecc.

Ne consegue che anche lo sport nel Settecento-Ottocento subisce una sorta di Rivoluzione da cui uscirà radicalmente modificato. "Rivoluzione" che però si inserisce nel contesto dell'evoluzione della società nel suo insieme.

 

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