Come abbiamo visto lo sport ha avuto la
sua "Rivoluzione" nel periodo della Rivoluzione industriale e, quello che noi
chiamiamo sport moderno, è nato e si è sviluppato in Inghilterra, per poi
diffondersi sul continente e nel resto del mondo (anche se in America la
situazione era diversa e spesso c'erano delle particolarità nazionali).
Lo scrittore Stefano Jacomuzzi scrive in
merito un passaggio molto indicativo:
"partì (lo sport) un giorno verso la fine
dell'Ottocento dai porti del Regno Unito, insieme con i battelli, gli affaristi,
i tecnici e gli operai dell'allora graziosamente regnante Regina Vittoria (Età
vittoriana).... Dove c'è un'isola, un isolotto, un ancoraggio... là arriva
l'inglese, alza i suoi pali del telegrafo, lancia sugli impraticabili sentieri
le sue rotaie. E gioca a calcio."*
Insomma, per imitazione, così come si
diffuse il modello economico-produttivo inglese (industriale), così si diffuse
anche lo sport.
Si veda anche:
* Vedi Pivato, Stefano, L'era dello
sport.
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