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Etica dello sport - Temi e discussioni (Doping)

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Dallo scudetto ad Auschwitz  -  La partita dell'addio

Il problema del doping

Il problema del doping è stato oggetto di discussioni approfondite in classe. Qui troverete una traccia delle discussioni ed alla fine una sintesi della problematica dal punto di vista etico.

Documentazione e links:

 

Il problema del doping è uno degli aspetti più critici dello sport attuale, in quanto da un lato provoca gravi rischi per la salute degli atleti, dall'altro mina la stessa credibilità dello sport e dei valori che lo sport rappresenta. Inoltre la problematica del doping è molto complessa e richiede, per essere risolta, una conoscenza tecnicoscientifica e, di riflesso, degli investimenti economici importanti.

Le nostre considerazioni conclusive si limiteranno a trattare la questione dal punto di vista etico. Dalle nostre discussioni è emerso quanto segue:

Da un punto di vista dell'etica dei principi il doping è inaccettabile essenzialmente per due ragioni:

  • Mette in pericolo la salute degli atleti e questo non è giustificabile (né per lo spettacolo, né per i desideri individuali di emergere a tutti i costi).

  • Il doping costituisce un imbroglio: chi si dopa è disonesto e cerca di conseguire un risultato in maniera illegittima.

Chiaramente le pressioni a doparsi potrebbero essere molto forti: lo spettacolo, la necessità di avere sponsor e quindi di conseguire risultati sempre più eclatanti, la voglia di emergere. Più in generale la nostra società ci porta a ricercare il successo ad ogni costo: chi arriva secondo è considerato un perdente, un fallito. Dal punto di vista economico la ricerca del profitto sembra essere l'unico valore valido. Certo viviamo in una società liberale, quindi nessuno ci obbliga a comportarci in questo modo, ma chi non lo fa rischia di sentirsi emarginato. Anzi, proprio perché siamo in una società liberale, anche nel campo del doping la tentazione di liberalizzarlo potrebbe farsi strada (fino a poco tempo fa negli USA i controlli erano molto limitati e gli atleti squalificati avevano buone possibilità di vincere le cause contro le federazioni). Ebbene, dal punto di vista etico, questo non è pensabile. Non solo per le ragioni viste, ma anche per una questione legata all'etica delle responsabilità:

  • Chi si dopa infatti costringe gli altri atleti a fare altrettanto oppure ad accontentarsi di non vincere.

  • Questo sarebbe quindi ingiusto, perché costringerebbe gli atleti a rischiare la loro salute* oppure ad accontentarsi di praticare il loro sport con una possibilità di successo inferiore, se non nulla.

Il risultato sarebbe quindi a lungo termine deleterio, sia per la salute degli sportivi, che per lo sviluppo dello sport in generale, che alla lunga perderebbe l'interesse della gente proprio perché perderebbe la propria credibilità.

In conclusione lo sport non può risolvere i problemi della società, ma una riflessione può essere importante: la radice del male del doping va ricercata nella mentalità diffusa che attribuisce importanza unicamente alla ricerca esasperata del profitto e del successo ad ogni costo. Manca così una vera consapevolezza di quanto si fa e del perché lo si fa. E questo non è solo un problema dello sport....

 

Vi sono poi le considerazioni tecniche; eccone alcune interessanti emerse durante le nostre discussioni:

  • Il doping è difficile da definire: per questo ci sono le liste dei prodotti proibiti, che dovrebbero fare chiarezza.

  • Però la ricerca dei prodotti dopanti è però molto veloce e dispone di mezzi maggiori rispetto all'"antidoping". Quindi ci saranno sempre nuovi prodotti.....

  • La lotta al doping è quindi molto impegnativa e difficile.

  • È necessario maggiore impegno e maggior rigore. Ci vogliono istituti indipendenti che gestiscano i controlli e che quindi siano in grado di scovare e squalificare i colpevoli secondo criteri di giustizia e non secondo altri interessi.

  • Solo con la costruzione di una nuova cultura sportiva e umana, che ridefinisca la scala delle priorità, sarà possibile migliorare la situazione.

* Sulla pericolosità del doping è bene considerarla nel suo insieme: vi è la pericolosità immediata (aggravata dall'incompetenza di molti atleti e/o medici) e quella a lungo termine, che in genere non è controllabile.

 

In conclusione il problema del doping può essere sconfitto solamente sviluppando una nuova cultura sportiva positiva, che riesca a cambiare radicalmente la mentalità. Per questo ci vorrà molto tempo, ma è necessario cominciare a trasmettere nuovi valori ai giovani. Inoltre bisogna cercare di sradicare il fenomeno del doping, stabilendo delle regole e delle modalità di azione adeguate. Per questo è necessario creare delle Commissioni interdisciplinari, nelle quali tutti gli aspetti sono tenuti in considerazione: quelli tecnici, quelli etici, politici, sociali, psicologici, medici, giuridici, ecc. (per cui ci vogliono filosofi, medici, psicologi, ricercatori, biologi, giuristi, sportivi, ecc.).

 

Approfondimento:

La riflessione principale va portata sulla questione della mentalità dei nostri tempi, che ci spinge a ricercare il successo e il profitto ad ogni costo (vedi sopra e articolo).

Etica

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L'importante è partecipare

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Calcio: soldi o sogni

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Critica allo sport - Risposta

Calcio: bambini licenziati

 

 

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